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Leggere l'arte con le dita: il museo tattile sarà realtà a San Vito al Tagliamento - 08/01/2024

Un pubblico generoso, quello che ha partecipato al concerto organizzato a San Vito per raccogliere fondi destinati alla realizzazione del museo tattile. Gli spettatori hanno infatti donato complessivamente 1.150 euro a sostegno del museo che vedrà la luce in primavera a cura di Comune e associazione Polaris. L'idea di una raccolta fondi è nata quasi per caso, quando il Comune decise che il concerto di Claire D., andato in scena allo Zotti il 30 dicembre, dovesse essere gratuito, con eventuali offerte libere. Salito sul palco per introdurre lo spettacolo, l'assessore Andrea Bruscia ha quindi parlato di varie iniziative care al Comune, tra cui il museo tattile.

Il concerto non soltanto ha registrato il tutto esaurito, ma all'apertura delle buste con le offerte, avvenuta l'altro giorno, inaspettatamente il pubblico ha risposto con grande generosità. «Una bella iniezione di fiducia - commenta Bruscia -.

È stata anche appena firmata la convenzione con Polaris per la gestione del museo tattile, che contiamo di inaugurare in primavera a palazzo Altan». Sarà un museo unico nel suo genere - in Italia attualmente ne esiste soltanto uno -, col progetto in fase avanzata che a breve sarà presentato alla comunità. L'obiettivo è quello di offrire ai visitatori un'esperienza unica grazie a un percorso sensoriale tattile che permetterà di toccare e conoscere oggetti e materiali di varie forme e consistenze. Il museo tattile vuole anche essere un luogo di inclusione sociale, dove ogni persona possa vivere questa esperienza e imparare ad apprezzare la bellezza attraverso il tatto.

Sarà realizzato anche grazie al quasi mezzo milione di euro ottenuto dalla Regione per il museo Federico De Rocco, sempre a palazzo Altan, dove saranno installati postazioni ed espositori interattivi e attrezzature multisensoriali. Le opere saranno quindi fruibili da chiunque in modo visivo, uditivo, tattile.

A marzo 2023 gli alunni del comprensivo di San Vito hanno già sperimentato l'esperienza del 'percorso tattile' nella sede dell'associazione Polaris, grazie a un laboratorio che ha visto la partecipazione di oltre 250 tra alunni e docenti di elementari e medie: «È un laboratorio che vede la collaborazione, oltre che del Comune, della biblioteca e di quella dei ragazzi - riferisce Roberta Calchera, vicepresidente di Polaris -. Abbiamo fatto vedere i quadri, li abbiamo descritti e poi le persone sono state bendate e guidate nel percorso al buio e nella digitazione del bassorilievo dell'opera pittorica da un volontario donatore di voce. Nel buio totale - riferisce -, tatto, udito, olfatto concorrono a segnalare i più piccoli particolari, dando una visione molto più chiara e approfondita della realtà di quella che dà la vista. Ciò permette di capire come sia importante utilizzare tutti i nostri sensi».

 

Fonte: Messaggero Veneto, Silvia Giacomini